Il culto di una croce con un serpente di bronzo (affresco) – Agnolo Bronzino

Il culto di una croce con un serpente di bronzo (affresco)   Agnolo Bronzino

Angelo Bronzino “L’Adorazione della Croce con un serpente di bronzo”. Affresco della Cappella Eleonora Toledo a Palazzo Vecchio a Firenze, parete all’ingresso, dimensioni 320 x 385 cm, particolare. Dopo il 1540 il Bronzino eseguì affreschi in Palazzo Vecchio a Firenze, uno di questi è “L’Adorazione della Croce con un serpente di bronzo”.

Se il Bronzino appare nei suoi ritratti come un pittore significativo, allora le composizioni multi-figura dell’artista rivelano ovviamente il crescente degrado del manierismo: innaturalità deliberata e manierismo delle pose, bellezza zuccherina delle immagini, ornamenti astratti della composizione, un tocco di razionalità ed erotica fredda.

L’ideale estetico del manierismo maturo diventa completamente separato dalla realtà, contraddistinto da astrazione e non vita. Non è per niente che i teorici del manierismo spesso sostituiscono la nozione di “idea” con la nozione di “maniere eccellenti”, cioè una combinazione di alcuni dispositivi formale-stilistici. Allo stesso modo, l’invenzione è ora considerata uno dei principali vantaggi di un’opera d’arte, ovvero la capacità di “comporre” una composizione complessa e spettacolare.

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