Dipinto dell’artista tedesco Hans von Aachen “Bacco, Cerere e Cupido”. Le dimensioni dell’immagine sono 163 x 113 cm, olio su tela. Nella foto del pittore, il corpo femminile nudo è rappresentato in modo inequivocabile come soggetto del desiderio sensuale.
L’immagine ha una forte energia erotica, l’artista è stato in grado di realizzare che lo sguardo civettuolo della dea della fertilità, Cerere, si è inequivocabilmente rivolto allo spettatore. A Roma, il culto di Bacco fu preso in prestito dai Greci italici meridionali, insieme al culto di Demetra e Persefone.
Nel 496 a. C., fu costruito un tempio comune per tutte e tre le divinità e una festa annuale fu istituita a marzo – Liberalia. Solo molto più tardi fu introdotto il ministero mistico greco a Bacco, che qui presto assunse il carattere di estrema licenziosità e immoralità.
Le opere d’arte precedenti rappresentano Bacco come un uomo già in età adulta, con una postura magnifica, con i capelli lunghi e la barba, in abiti lunghi, con una benda in testa e una ciotola o un grappolo d’uva in mano. L’arte successiva raffigurava Bacco da giovane, di una corporatura morbida e tenera, completamente nudo o ricoperto di pelle di daino e nelle case di caccia.
Ha una benda e una corona in testa e una tirs in mano. Cerere, nella mitologia romana, la dea della fertilità; appartiene al numero degli dei più antichi di Roma. La sua funzione principale è la protezione della semina in tutti i momenti del suo sviluppo; pertanto, il culto più antico è strettamente collegato al culto della dea ancora più antica Tellus.