Diana e Cupido – Pompeo Batoni

Diana e Cupido   Pompeo Batoni

Dipinto del pittore italiano Pompeo Batoni “Diana e Cupido”. Dimensioni del dipinto 84 x 120 cm, olio su tela. Uno dei migliori dipinti sul tema mitologico del periodo maturo dell’artista Pompeo Batoni è anche noto come “Artemide ed Eros”. Diana, nella mitologia romana, dea della luna, vegetazione, protettrice delle donne in travaglio.

Dal V secolo a. C. fu identificato con il greco Artemide ed Ecate. Diana era anche chiamata Trivia, la dea di tre strade, questo nome era interpretato come un segno di tripla potenza: nel cielo, sulla terra e sotto la terra.

A Roma, il culto di Diana era considerato non italiano e non era quasi comune negli ambienti patrizi, ma era popolare tra gli schiavi che detenevano l’immunità nei templi di Diana. Il tempio di Diana divenne il luogo preferito da latini, plebei e schiavi che si trasferirono a Roma, l’anniversario della fondazione del tempio divenne una celebrazione degli schiavi. Pertanto, Diana era considerata la patrona delle classi inferiori, da cui erano composte le commissioni dei suoi ammiratori. A Roma, il tempio di Diana sorgeva sul colle Aventino, la dea era considerata la patrona dell’Unione Latina.

Associata a questo tempio è la leggenda di una mucca straordinaria, il cui proprietario era stato predetto che sacrificandola nel tempio di Diana, avrebbe assicurato il primato e l’autorità sull’Italia nella sua città.

Il re Servio Tullio, con astuzia, prese possesso della mucca, la sacrificò e attaccò le corna nel tempio. Diana fu anche identificata con la dea celeste cartaginese Celesta. Cupido, nella mitologia romana, la divinità dell’amore, la personificazione della passione nell’amore, l’inalienabile compagno e assistente di Afrodite.

Cupido è una divinità che unisce gli dei e le persone in coppie coniugali, Esiodo lo considera uno degli dei più antichi, auto-creato dopo Caos, Gaia e Tartaro.

Saffo racconta Cupido come il figlio di Urano e Afrodite; Simonide considera Cupido come il figlio di Ares e Afrodite. Cupido regna sia sulla natura esterna che sul mondo morale delle persone e degli dei, controllandone il cuore e la volontà. In relazione ai fenomeni della natura, Cupido è il dio benefico della primavera, che fertilizza la terra e fa nascere una nuova vita.

Cupido era rappresentato da un bellissimo ragazzo, con le ali, in tempi più antichi – con un fiore e una lira, in seguito con frecce d’amore o una torcia accesa.

Durante il tardo Rinascimento e il Manierismo, i cupidi erano raffigurati come ragazzi giocosi. Inoltre, Cupido, come dio dell’amore e dell’amicizia che univa giovani e uomini, godeva della venerazione nelle palestre, dove le statue di Cupido erano collocate accanto alle sculture di Hermes. L’immagine di Cupido è stata una delle materie preferite di artisti e poeti, essendo un’immagine sempre viva sia di una potenza mondiale che di un sentimento personale che schiavizza gli dei e le persone.

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