Conversione di San Paolo – Francesco Parmigianino

Conversione di San Paolo   Francesco Parmigianino

Il dipinto di Parmigianino “La conversione di San Paolo”. La dimensione del dipinto è 177,5 x 128,5 cm, legno, olio. L’immagine di un uomo nell’arte dei manieristi non solo perde un significato eroico, è piena di un senso di confusione, ansia, ma anche, obbedendo gradualmente a un ideale convenzionale, puramente aristocratico, perde significatività e significato indipendente.

Il rifiuto del realismo rinascimentale, il desiderio di opporsi alla realtà del mondo della fantasia soggettiva dell’artista porta a un soggettivismo sottolineato caratteristico del primo manierismo, a una deliberata distorsione delle proporzioni di una figura umana e alla subordinazione di uno schema lineare arbitrario, l’irrazionalità dello spazio, il colore astratto, la cultura unilaterale del disegno.

Dipinti su scene bibliche Parmigianino scrive in toni bluastro-grigiastri, dando loro una certa tonalità mistica. Il cielo tempestoso, il cavallo impennato e la postura esageratamente tragica di Paolo nel dipinto presentato “La conversione di San Paolo” sembrano eccessivamente teatrali, educati, che, in generale, corrispondono a questo stile artistico.

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