Ritratto di Paolo III – Tiziano Vecellio

Ritratto di Paolo III   Tiziano Vecellio

Papa Paolo III Farnese passò alla storia come uno degli istigatori e degli organizzatori della reazione cattolica. Con la sua benedizione, l’indice dei libri proibiti fu pubblicato negli anni ’40 del XVI secolo, fu ripresa l’Inquisizione, fu fondato l’Ordine dei Gesuiti, il Consiglio della Chiesa di Trento fu convocato per elaborare un programma per sradicare il libero pensiero del Rinascimento.

Il ritratto fu dipinto a Bologna, dove Paolo III arrivò per negoziare con l’imperatore Carlo V. Viene menzionato nella lettera di Aretino a Tiziano del 10 luglio 1543 come già completato. Dalla stessa lettera segue che Tiziano si è nuovamente rifiutato di entrare in carica presso la corte papale.

Insieme ad altre opere eseguite per Paolo III e i suoi parenti, il ritratto rimase in possesso della famiglia Farnese fino alla seconda metà del XVIII secolo, quando la collezione Farnese fu ereditata dal re napoletano Carlo III da sua madre, l’ultimo rappresentante di questo genere

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