Il dipinto “La regina degli ariani” o “La regina della bellezza”, dipinto dal pittore nel 1896, è un’altra prova del parallelismo del disegno di Gauguin tra Tahiti e l’Antico Egitto.
Il dipinto ha un altro nome, nel dialetto tahitiano, “Ta aa no Area”. L’eroina della foto è un rappresentante della professione più antica. Nell’antichità, le donne areoiane vivevano sull’isola di Bora Bora e la loro occupazione era associata a un certo rito, cioè non era facile prostituzione, ma sacra prostituzione.
Lo stesso strato di società, vale a dire le donne, esisteva nell’antico Egitto.
Nell’aspetto stilistico di questo lavoro, la definizione di “troppo” può essere appropriata: una composizione eccessivamente planare, troppe linee chiare, una soluzione eccessivamente colorata, un modo di esecuzione eccessivamente approssimativo. Tutto ciò testimonia ancora una volta la ricerca incessante di un maestro di nuove soluzioni stilistiche per incarnare una natura così insolita e una cultura originale, da cui Gauguin trasse ispirazione.
Per creare questo lavoro, Gauguin ha fatto ricorso alla tecnica dell’acquerello: l’immagine è stata scritta su carta. Ci vorrà un po ‘di tempo e il pittore trasferirà questa immagine sulla tela, citando quasi completamente anche i più piccoli dettagli. Questo lavoro è ora noto con il nome di “King’s Wife”, che raffigura la sua giovane moglie, Tehur.
Qui verranno visualizzati sia il volume richiesto che la naturalezza dell’immagine con l’esclusiva caratteristica di colore eccentrico del pennello master.
Attualmente, due opere che realizzano una riproduzione esatta, ma una diversa interpretazione della trama, nonché la tecnica di esecuzione, si trovano in parti opposte del mondo. La Beauty Queen è in mostra a New York, mentre la King’s Wife è in mostra al Museo Pushkin di Mosca.