Giardino nella neve – Paul Gauguin

Giardino nella neve   Paul Gauguin

Nel Museo delle Belle Arti di Budapest sono conservate le opere pittoriche del post impressionista Paul Gauguin “Giardino nella neve”. L’artista lo scrisse nel 1879 durante lo sviluppo del singolo stile pittorico.

“Il giardino nella neve” è un’opera lirica sottile. La stoffa ha deciso in un’unica gamma pastello. Non ci sono costruzioni contrastanti nitide, blocchi di colore eccessivamente luminosi.

Il paesaggio si è rivelato morbido, nonostante trasmetta l’atmosfera di maltempo, vento freddo e penetrante.

I movimenti del pennello dell’artista trasmettono accuratamente le dinamiche e le raffiche di vento. Questo paesaggio è come una realtà vivente, che si sente apertamente, chiaramente, affermandosi come una realtà che esiste qui e ora. Così artisticamente incarnò questa idea di un giardino sulla neve in modo così visibilmente, chiaramente ed emotivamente sincero.

Il paesaggio “Garden in the Snow” sembra penetrare con il suo suono agghiacciante. C’è una sensazione come se fosse chiaramente visibile, guardando questo paesaggio, l’ululato del vento, interrotto da un silenzio acuto. Vuoto, silenzioso e, nonostante la neve intorno, buio.

La tela risveglia sentimenti di angoscia, abbandono, eclissi di sentimenti.

Le dinamiche caotiche e inquietanti dell’immagine sono conferite dal caos di tratti a scatti neri e blu sparsi casualmente nello spazio dell’immagine.

L’immagine è in gran parte diversa da molte altre opere di Paul Gauguin. Il paesaggio è piuttosto creato secondo le leggi del genere dell’impressionismo. Ciò è confermato anche dall’assenza di contrasti cromatici brillanti, molteplicità compositiva, linee di contorno e levigatezza generale della pennellata.

Al contrario, l’immagine si è rivelata un lieve, discreto odore di neve fredda e avvolgente.

La cosa più importante è che il paesaggio è percepito come la realtà stessa, anche se non è impreziosito da tonalità vivaci, brillanti e metodi sperimentali di costruzione compositiva. Tuttavia, fa parte del mondo circostante. Questo paesaggio, nonostante tutta la sua dissomiglianza, suona alla pari con le altre opere dell’autore, portando il suo nervosismo in questa singola serie visiva, un battito leggermente diverso della vita.

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