L’autore delle famose “Biografie” in questa foto è apparso un vivido rappresentante della scuola del manierismo italiano. Ciò è indicato da pose innaturali dei personaggi, come se interpretassero una scena di un’esibizione diretta e messa in scena davanti al pubblico. Il tema classico dell’antica mitologia sulla liberazione della bella principessa etiope Andromeda da parte dell’eroe Perseo fu usato come tema per la tela.
Secondo la leggenda, le rive di questo paese furono terrorizzate e devastate da un mostro inquietante, e la figlia dello zar locale – l’affascinante e giovane Andromeda – doveva agire come un sacrificio espiatorio. Fu incatenata a una roccia nel mare e lasciata per essere mangiata da un mostro.
Ma il potente Perseo, che ricevette sandali alati e un elmo da Mercurio, salvò la bellezza uccidendo il mostro e liberando così l’intero regno. Nella ricca immagine a colori ci sono due personaggi principali – Perseo e Andromeda, così come il suo fedele compagno – il cavallo alato Pegaso, che occupa un angolo del quadro. Le restanti parti della tela sono riempite con una varietà di personaggi minori. Queste sono bellezze bionde e soffici, con acconciature nascoste alla moda fiorentina di quel tempo, nude e languide, che si bagnano in un mare già sicuro e ne estraggono rami di corallo scarlatto.
Il dipinto attira la padronanza del colore e della luce, la precisa elaborazione dei dettagli e un’immagine dettagliata del corpo umano.