La provincia francese con il suo unico sapore rurale patriarcale ha sempre attratto Gauguin. Qui vedeva la pace, la misurabilità, una certa innocenza e purezza delle persone: tutto ciò fungeva da antagonista di una città rumorosa e vivace.
Nel 1885, nel tentativo di allontanarsi da problemi monetari, l’artista arriva nella cittadina di Pont-Aven e si stabilisce nella pensione Gloanek. Trovando qui, Gauguin dirige la cosiddetta scuola Pont-Avensk, i cui nativi sono destinati a diventare gli ispiratori ideologici del postimpressionismo.
È qui, sotto l’influenza di questi punti panoramici, che il maestro sviluppa un nuovo stile per il suo lavoro, la sua calligrafia è cloisoniana. In questo modo, Gauguin ha assegnato il ruolo dominante alla plasticità della linea e alla saturazione del colore, privandolo di inutili variazioni di tonalità. Di conseguenza, è stato creato un pannello decorativo insolitamente luminoso, non importa quanto apparentemente senza pretese la trama.
Un esempio di tale metamorfosi è il dipinto “Il paesaggio bretone con il porco”, creato da Gauguin nel 1888. La solita scena domestica a Gauguin si trasforma in una tela colorata, luminosa e monumentale.
L’artista ha svolto qui il ruolo principale a colori, vale a dire, la combinazione di colori verde sta guidando la festa. Il resto del colore è inevitabilmente assorbito dal verde saturo.
Non è immediatamente possibile trasferire la sua attenzione sui personaggi principali della trama: il pastorello, le creature viventi, il bellissimo paesaggio e la natura ricca, poiché il colore del colore sostituisce costantemente tutto il resto.
Gauguin non ha mai cercato nel suo lavoro di trasmettere alcun movimento, al contrario, lo stato di riposo e di contemplazione è una delle caratteristiche principali della pittura del maestro. Quindi il “paesaggio bretone” respira con calma e si distingue anche per una certa natura statica, tuttavia, il delicato possesso del potere del colore e della luce insito in Gauguin trasforma la normale messa in scena rurale in un quadro vivido, dotato di decoratività e monumentalità.