Tra Palazzo Pitti e Ponte Vecchio si trova la chiesetta di Santa Felicita. Nella chiesa si trova la “Discesa dalla croce” dell’opera del manierista fiorentino dei primi del XVI secolo Pontormo, che dipinse questo quadro nel 1527. Pontormo abbandonò le costruzioni e gli sfondi tradizionali: tutte le figure sembrano senza peso, come se fluttuassero nell’aria.
Alta tensione emotiva e drammaticità, l’uso di squisite vernici iridescenti rendono “La Discesa dalla Croce” una delle più grandi opere di Pontormo. Pontormo, Jacopo da, artista italiano, uno dei fondatori della tendenza dell’arte manierista del Rinascimento. Nato a Pontormo il 24 maggio 1494 nella famiglia del pittore B. Careucci.
Ha studiato principalmente nella bottega di Andrea del Sarto – insieme a Rosso Fiorentino, con cui ha collaborato all’inizio. Ha vissuto principalmente a Firenze. La sua prima opera significativa, gli affreschi nella chiesa della Santissima Annunziata a Firenze, furono risolti in modo armoniosamente liscio di Sarto, sebbene più emotivo.
Tuttavia, il ciclo dell’altare con la storia di Giuseppe in Egitto è pieno di figure inquietanti. Lo stile personale di Pontormo, con il suo modello raffinato e grazioso e il colore freddo, appare brillantemente nei dipinti pastorali e allegorici di Villa Medici a Poggio a Caiano. Negli affreschi con la Passione di Cristo nella Sala della Val d’Ema a Galuzzo, è evidente l’influenza del Rinascimento settentrionale.
Completamente pala maneristichny 1520 Deposizione, 1526-1528, Chiesa di Santa Felicita, Firenze) – con i loro schizzi nervosi coloristiche e di luce e contrasti, a volte volutamente surreale combinazione di un ambiente in piena regola con il simbolismo speculativa, linee svolazzanti che sembrano smaterializzare figure e tendaggi.
Durante questo periodo, l’artista eseguì diverse composizioni sul cartone di Michelangelo; l’influenza del grande maestro si rifletteva anche nelle cose indipendenti di Pontormo. Pontormo era anche un eccezionale ritrattista, che è in grado di delineare in modo netto la vita spirituale dei suoi modelli, che di solito sono chiusi da soli su uno sfondo scuro impenetrabile.
Il meglio dei suoi affreschi tardivi non sono conservati e sono noti solo dai disegni preparatori. Un brillante disegnatore, Pontormo ha lasciato un significativo patrimonio grafico. Negli ultimi anni ha condotto uno stile di vita sempre più eremitico, appartato nel suo laboratorio.
Pontormo morì a Firenze il 2 gennaio 1557.