Vetrina – James Whistler

Vetrina   James Whistler

Whistler credeva che un vero artista potesse trasformare qualsiasi, la più comune scena quotidiana, in un’opera d’arte. Ne ha parlato nella sua “Conferenza di dieci ore”, esortando i giovani artisti a “non abbandonare la vita di tutti i giorni”. Whistler stesso è stato spesso ispirato da scene di strada e vetrine.

A volte l’artista li ha rappresentati in modo realistico, ma più spesso ha portato all’immagine l’atmosfera del mistero, come accade, ad esempio, nella sua scena di genere “Vetrina”, che può essere considerata l’equivalente urbano dei suoi “Notturni”.

Le migliori opere di Whistler eseguite in questo genere risalgono al 1880, quando l’artista creò una serie di dipinti che raffiguravano vetrine. La maggior parte di questi lavori ha un piccolo formato e mostra solo una parte della facciata dell’edificio. Come nel Notturno, queste scene non sono legate ad alcun particolare contesto geografico e possono essere viste semplicemente come uno studio dello studio dell’armonia tonale.

Successivamente, l’artista iniziò a enfatizzare questa caratteristica introducendo termini musicali nei titoli di tali opere, ad esempio “Orange Note: Confectionary Shop” o “Blue and Orange: Sweet Shop”.

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