Parigi. Boulevard dei Cappuccini – Konstantin Korovin

Parigi. Boulevard dei Cappuccini   Konstantin Korovin

Il movimento e la vita della luce – il tema della tela “Parigi. Boulevard des Capucines”. Il colore dominante della composizione è una vetrina, che brucia come una stufa infuocata.

Accende il pavimento bagnato con una fiamma gialla, strappa l’angolo della casa e il bordo della parete successiva dall’oscurità.

I riflessi lilla corrono lungo la facciata verde della casa, tremano negli occhiali scuri delle finestre e gradualmente svaniscono, acquisiscono un tono verdastro nelle profondità della strada, indicato da una catena di luci rare, sullo sfondo che si condensa in una foschia seducente. Lo splendore festoso delle finestre della casa vicina e l’azzurro del cielo riflesso nelle pozzanghere contribuiscono a questo gioco di luci. Korovin era un impressionista, ma il suo impressionismo non si adattava a un modello razionale di ricerche nel campo dell’analisi spettrale.

È noto che gli impressionisti ricorsero a ripetere lo stesso tipo, creando una serie di dipinti per studiare l’illuminazione mutevole. Korovin ricorre anche alla ripetizione, ma il compito razionalista della ricerca è estraneo alla sua natura impulsiva. I suoi dipinti conservano la freschezza e l’espressione di un etude eseguito rapidamente.

Rispetto alle mucche, i paesaggi parigini di C. Pissarro, creati negli stessi luoghi della città, sembrano essere accademicamente pensati e completi. In ogni caso, la serie, che ha ricevuto il nome condizionale “Paris Lights”, è davvero romantica.

Guardando i paesaggi notturni parigini di Korovin, lo spettatore si immerge nella misteriosa sfera della vita della città con le sue vetrine illuminate, le luci multicolori delle lanterne che creano un caleidoscopio eterogeneo di luci e ombre. L’illuminazione artificiale delle strade della città in sé e per sé migliora il momento dell’intrattenimento, dando un motivo molto reale un po ‘di fantasia. Korovin, sorprendentemente coraggioso, risolve i suoi paesaggi notturni parigini a colori.

Non ha paura dell’abbondanza di nero, ad esempio, in “Parigi di notte. Boulevard italiano” quando raffigura corone d’albero; introduce audacemente la vernice nera in altre opere della stessa serie.

È proprio accanto ad esso che le luci rosse, verdi, arancioni e verdi delle vetrine e delle lanterne lampeggiano più luminose. Ma in generale, viene creato un caleidoscopio di colore sorprendentemente mobile, creato da tratti di varia larghezza, forma, densità e densità dello strato di vernice.

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