Nel suo dipinto “La notte ucraina” A. I. Kuindzhi raffigura un paesaggio rurale. L’immagine, come se fosse divisa in diversi pezzi multicolori. Nelle parti inferiore e superiore – oscurità, a sinistra – un pezzo di cielo blu, e a destra – la luce gialla della luna.
A prima vista, sembra che nulla sia visibile sul fondo dell’immagine: tutto è nascosto dall’oscurità della notte. Ma, dopo aver guardato attentamente, si può notare un piccolo fiume tortuoso, su un lato del quale si estendono le infinite distese di campi. D’altra parte, tra le canne lussureggianti, maestosi pioppi si estendevano verso l’alto, luccicando con i loro tronchi bianchi.
In alcuni punti sono visibili i contorni delle erbe e degli arbusti in crescita. Su una piccola collinetta situata capanna ucraina. La luna illumina in modo molto pittoresco diverse case e il percorso di fronte a loro.
C’è un sentimento che tra tutta questa oscurità della notte, tra le forze oscure, c’è ancora la salvezza, che è arrivata sotto forma di illuminazione divina con il colore. Come se il Signore Dio stesso avesse inviato questa magnifica luce lunare.
Il cielo, fantasiosamente diviso in due corsie, sembra intimidatorio e leggermente minaccioso. Sul suo lato oscuro, qua e là, come minuscole lucciole, le stelle stanno bruciando. Parti blu e nere del cielo, come se entrassero in una lotta tra loro, e lo spettatore può solo indovinare chi vincerà.
C’è la sensazione che il bene e il male abbiano incontrato.
L’autore è riuscito a trasmettere in modo abbastanza naturale l’intera gamma di sfumature e colori.