Nel quadro eterogeneo delle numerose scuole scultoree, che per la maggior parte lavoravano in modo isolato l’una dall’altra, si può ancora notare la tendenza generale allo sviluppo di nuovi elementi artistici rinascimentali, espressa in diverse, seppur casuali, ricerche di veridicità realistica.
Queste caratteristiche influenzano, ad esempio, in proporzioni inaspettatamente corrette e la calma severità dell’aspetto semplice e puramente umano del Cristo crocifisso, realizzato per l’altare di San Giorgio a Niederlingen di Simon Lineberger nel 1478-1480 Appaiono anche nell’accogliente familiarità e semplicità della “Madonna di Dangelheim”, creata dallo stesso maestro. Questo è comune all’interpretazione secolare delle immagini umane che assume una forma grottesca esagerata nelle curiose figure dipinte in legno di giullari danzanti, eseguite nel 1480 da Erasmus Grasser per il vecchio municipio di Monaco.
Sebbene i noti elementi secolari, realisticamente veritieri, si distinguano e non possano ancora superare nei monumenti scultorei delle sagome a motivi gotici, pieghe stravaganti e taglienti, ma alcune delle opere della scultura tedesca della fine del XV secolo. portano in sé le caratteristiche distinte del precursore della liberazione dalla rigidità e astrattezza medievali. L’interesse per la trasmissione della struttura del corpo umano, nel fissare le giuste proporzioni e nell’incarnare i sentimenti viventi, prepara il terreno per la distruzione della vecchia arte medievale dall’interno, sostituita dallo stile artistico generato da altre esigenze estetiche.