Risalente agli anni 1490-1500, The Death and the Miser, appartenente al pennello di una Bosch matura, sembra far parte di un’opera più ampia. Questo può essere giudicato sulla base di un formato ristretto e una prospettiva nitida. D’altra parte, c’è un disegno a grandezza naturale finito, forse appositamente realizzato per questa scena. È possibile che Bosch abbia avuto l’idea di un’opera moralizzante indipendente.
La composizione dell’immagine serve come una sorta di illustrazione per il popolare nel XV secolo. il libro teologico “Ars moriendi”, ristampato più volte nei Paesi Bassi e in Germania.
Questa piccola “guida” descrive le tentazioni che la legione morente dei demoni vince, raccogliendo sul suo letto di morte, e come il suo angelo custode ogni volta gli dà consolazione e forza per resistere a loro. Nel libro, l’angelo vince la vittoria – trionfando, è lui che porta l’anima in cielo, mentre l’esercito del diavolo in impotente rabbia ulula sotto. Nella foto di Bosch, il risultato di questa battaglia è tutt’altro che certo.
Il dipinto mostra una camera da letto stretta e alta, attraverso la porta aperta di cui la Morte sta già sbirciando. Esita, puntando la freccia e pronta a colpire l’avaro, aspettando la sua decisione. soccombere al demone e cadere all’inferno o seguire l’angelo in cielo. L’azione si svolge gradualmente, dal basso verso l’alto. In primo piano, armi e armature suggeriscono il potere e la forza come fonte primaria di ricchezza.
Nel tempo, la ricchezza cresce attraverso l’usura e viene catturata da ratti e salamandre.
Un altro demone con ali a mala pena marcate si appoggiò alla barriera con un mantello rosso gettato su di essa e una spada da cavaliere appoggiata contro di essa – entrambi dovrebbero indicare potere e un’alta posizione che una persona perde anche quando lascia l’altro mondo.
Più vicino allo spettatore, questo stesso avaro è raffigurato durante la sua vita, mettendo le monete in una borsa che contiene lo stesso demone che ha attirato l’inferno sul suo letto di morte all’inferno. Qui si indovina un’allegoria dell’inutilità della avidità. Non spendendo soldi per sempre, ma mettendoli in una cassa, l’avaro salva tutta la sua vita per l’inferno, non per se stesso, e il diavolo con questi soldi lo trascinerà all’inferno.
Il ricco ha in mano un rosario, la chiave del petto è appesa alla cintura. L’ultima scena – una avara di fronte a una scelta: stare con i soldi, prendere un sacco di monete, che gli dà un’avidità con la faccia di un rospo, o ascoltare l’angelo custode e volgere lo sguardo verso il crocifisso e Dio.
L’uomo è osservato da vicino dal diavolo appeso all’alta tettoia del suo letto, e la Morte magra sulla soglia sta aspettando la decisione del ricco – non potrà nascondersi comunque da esso.
Il nano alato in primo piano alla barriera – una sorta di firma di Bosch. Forse questo è un autoritratto del maestro, che con un sorriso riflette sulla ricchezza e sulla morte.