In questa immagine, l’azione si svolge anche in città. Di fronte a noi ci sono case di città e una lunga strada diritta che lascia in lontananza. Ma la città termina improvvisamente all’improvviso e la strada ci conduce direttamente al fiume.
Alla casa tipicamente olandese al centro dell’immagine è allegata una loggia luminosa che ricorda l’architettura del sud Italia.
L’immagine è piena di piccole figure di persone che ricordano le marionette. Macchie luminose e colorate dei loro vestiti creano l’impressione di sfarfallio, movimento veloce. Ma tra queste persone non c’è un adulto. Ci sono molti bambini che giocano a vari giochi qui: iniziano a girare, inseguono un cerchio, giocano a cavalluccio, rotolano su un barile, stanno in piedi.
E sembra che non ci siano giochi al mondo che l’artista non avrebbe mostrato qui.
Perché Breugel ha interpretato in modo così preciso e accurato questo mondo di giochi per bambini? E perché l’immagine non sembra affatto gioiosa e divertente?
Le persone hanno da tempo notato che esiste una grande somiglianza tra la vita umana e il ciclo della natura: proprio come la natura prende vita in primavera, fiorisce in estate, svanisce in autunno e si addormenta in inverno, così una persona vive la sua vita dall’infanzia alla vecchiaia.
Nella foto, Bruegel ha raffigurato l’estate – gli alberi sono vestiti di verde, i bambini si siedono sulla riva del fiume, crogiolandosi. E tra i giochi notiamo quanto segue: nella stanza a sinistra, le ragazze giocano come figlie-madri, al centro – un gioco di nozze. I bambini giocano con serietà per adulti. “Il mondo e tutto ciò che appartiene ad esso è solo un gioco da ragazzi”, ha scritto il poeta olandese del XVII secolo Jacob Kats.
Guarda quanti giochi malvagi nel gioco, in cui si tradiscono, offendono i deboli. Bruegel mostra in figura molte delle proprietà negative dell’uomo.