Il dipinto “Diana e Atteone” dell’artista Tiziano Vecellio è associato al dipinto “Diana e Callisto” di una serie di dipinti su temi poetici per il re di Spagna, 1553-1562. La dimensione del dipinto è di 190 x 207 cm, olio su tela. Il cliente è Filippo II spagnolo.
Diana, nella mitologia romana, dea della natura e della caccia, era considerata la personificazione della luna, poiché suo fratello Apollo nel periodo della tarda antichità romana era identificato con il sole.
Diana fu anche accompagnata dall’epiteto “la dea delle tre strade”, interpretato come un segno del triplice potere di Diana: in cielo, sulla terra e nel sottosuolo. La dea era anche famosa per essere la patrona di latini, plebei e schiavi catturati da Roma. L’anniversario della fondazione del tempio di Diana sull’Aventino, uno dei sette colli romani, fu considerata la loro festa, che assicurò la popolarità della dea tra le classi inferiori.
La leggenda della straordinaria mucca è collegata a questo tempio: si prevedeva che colui che la sacrificò a una dea nel santuario di Aventino avrebbe fornito alla sua città l’autorità su tutta l’Italia. Quando il re Servio Tullio venne a conoscenza della predizione, ingannò la mucca, sacrificò l’animale a Diana e decorò il tempio con le sue corna. Diana fu identificata con il greco Artemide e la dea dell’oscurità e delle stregonerie Ecate.
Il mito dello sfortunato cacciatore Acteon è associato a Diana. Il giovane che vide la bellissima dea fare il bagno, Artemide – Diana, con rabbia, si trasformò in un cervo, che fu fatto a pezzi dai suoi stessi cani. Tiziano scrisse tratti ampi e non attribuì un’importanza decisiva al contorno e alla prospettiva.
I dipinti di Tiziano sono così costruiti a colori che “non puoi guardarli da vicino, e solo da lontano sembrano essere finiti”.
La gamma di dipinti del maestro italiano è sempre in toni dorati, i volumi sono scritti molto delicatamente. Negli anni maturi, l’artista presta nuovamente grande attenzione al colore, i suoi modi diventano ancora più liberi, usa un tratto frazionario, cercando una sensazione di vibrazione sulla superficie dei dipinti. Il suo stile di scrittura delle figure, come se si stesse sciogliendo nell’aria, si distingue per il grande dramma e gli effetti di luce.
I dipinti di Tiziano sono particolari: il miglior cromatismo colorato, la scrittura libera con un tratto aperto, un potente suono di colore.