Il suprematismo di Malevich si distingue per un amore speciale per le forme geometriche semplici, la principale delle quali, ovviamente, è una piazza. Permette anche un rettangolo, un cerchio, una linea e un’ellisse. Tutte le figure sono prive di volume, il colore è condizionato, non c’è attaccamento di immagini ad oggetti reali.
Nero, bianco, rosso e giallo sono comunemente usati.
La croce, che vediamo, è formata da quattro quadrati uno sopra l’altro. Nel mezzo formano un’altra piccola piazza. Tela quadrata e bordi dei quadrati a croce! Sia il quadrato che la croce sono i simboli più antichi.
Quadrato in molte culture significa l’inizio terrestre e la Terra nel suo insieme, i quattro punti cardinali, i quattro elementi e molto altro. È una forma stabile, stabile. La croce simboleggiava sia il fuoco che l’unità dello spirituale e della terra. La verticale è il cielo, l’orizzontale è la terra. All’intersezione di queste linee, nella quinta piazza, puoi posizionare mentalmente una persona.
Nell’era precristiana, la croce non portava una forma di morte così forte come lo è ora, era piuttosto un segno di guardia.
La società rivoluzionaria ha respinto la religione. Sembra naturale in questo caso fare riferimento ai simboli pre-cristiani, più antichi. Ciò accade inconsciamente: è necessario che un uomo designi il suo posto nel mondo, per trovare supporto.
Sembra che stiamo creando la nostra nuova arte, diversamente da qualsiasi altra cosa, ma tutto ciò che è nuovo si basa su ciò che era in precedenza, anche se nega.
Non è noto quale significato abbia messo l’artista nel suo lavoro. Se assumiamo che emotivamente il nero sia pace, punto zero, morte, il bianco diventa attività, sviluppo, vita. La croce tocca i bordi dell’immagine; può essere estesa ben oltre questi bordi.
Il vuoto cerca di catturare il mondo intero, ma è limitato dai piani quadrati bianchi e dal formato quadrato dell’immagine.
Da ciò deriva un’interessante sensazione di forza e dominio della croce, ma grazie al formato e alla presenza del bianco – appaiono pace e fiducia. Dalla vita viene la morte, e poi ancora la vita. Molto simile al segno dell’infinito, il simbolo cosmogonico che mostra il mondo conosciuto dall’uomo e determina la sua posizione in esso.