Cowgirl (Ragazza con un’asta) – Camille Pissarro

Cowgirl (Ragazza con unasta)   Camille Pissarro

Sperimentatore attivo e grande appassionato, Camille Pizarro era sempre alla ricerca di nuovi mezzi espressivi. Con tutta la sua creatività, avrebbe cercato di dimostrare di non appartenere a una scuola accademica tradizionale, ma a innovatori-impressionisti che potevano semplicemente scuotere tutte le basi tradizionali con le loro idee, rivelando una nuova estetica del bello. In molti dipinti si può notare una certa influenza dell’uno o dell’altro impressionista autorevole.

Monet, Cezanne, Courbet, Millet e altri artisti hanno definito in molti modi lo stile di Pissarro in un particolare stadio creativo. “La ragazza con l’asta” è un ovvio riferimento a Degas e Renoir.

Invece dei paesaggi pittoreschi e pieni, il maestro ferma la sua attenzione sulla rappresentazione di figure umane. La natura si è gradualmente spostata dai ruoli principali allo sfondo, diventando solo lo sfondo e lasciando il posto all’uomo. La prima cosa che ferma immediatamente l’occhio dello spettatore, contemplando questa tela: la posa della ragazza.

Questa caratteristica posizione del corpo ci ricorda i dipinti di Millet, tuttavia quest’ultimo di solito idealizzava i personaggi delle sue opere, mentre Pissarro scriveva la ragazza in modo molto vivace e semplice.

Il viso della ragazza esprime profonda pensosità, l’arco della testa, la postura rilassata testimoniano la pace e la tranquillità. La ragazza gira un ramoscello tra le mani, rilassandosi, godendosi la solitudine, indulgendo nei suoi pensieri.

Composizione estremamente curiosa. Pizarro fonde deliberatamente i piani principale e secondario, limitando in qualche misura la profondità del quadro. La vicinanza della figura e la prospettiva dell’immagine sono, per così dire, sullo stesso piano, che può essere considerato una scoperta notevole dell’artista quando costruisce il piano compositivo.

Il dipinto “La ragazza con l’asta” è stato un altro importante traguardo per l’artista sia nell’autodeterminazione creativa sia nel ripensare i risultati creativi del suo più vicino nello spirito degli artisti impressionisti.

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