Quest’opera è uno dei segreti della pittura europea: nonostante la sua indiscutibile qualità e importanza epocale, le opinioni differiscono sia per il suo creatore che per il tema stesso. Questo è un capolavoro eccezionale del Rinascimento veneziano, il vertice della carriera creativa di Giorgione, in modo che secondo alcuni potrebbe essere stato finito con il dipinto, o almeno finito da Tiziano, e non da Giorgione.
Il dipinto fu interpretato come un’allegoria della natura, simile a Storm Giorgione, che fu indiscutibilmente dipinto da lui; è stato persino considerato il primo esempio del genere pastorale moderno. Il suo messaggio dovrebbe essere più complicato di così. È probabile che il proprietario abbia deliberatamente combinato diversi temi in questo dipinto, e decifrare i personaggi ha richiesto un certo grado di erudizione anche durante la sua creazione. Durante il diciottesimo secolo, il dipinto era conosciuto con il semplice nome “Pastoral” e solo in seguito fu chiamato “Fkte Champcor” o “Village Concert” per via del suo umore festivo.
La ricerca moderna ha indicato che la composizione è in realtà un’allegoria della poesia. Le figure femminili in primo piano sono probabilmente la musa della poesia, la loro nudità rivela il loro essere divino. Versare un numero costante da un barattolo di vetro rappresenta una tragica poesia superiore, mentre la dea che regge un flauto è la musa di una commedia o poesia pastorale meno prestigiosa.
Un giovane ben vestito che suona il liuto è un poeta di alto lirismo, mentre con la testa scoperta è un paroliere ordinario.
Il pittore ha basato questa differenziazione sull’opera della Poetica di Aristotele. Il paesaggio è caratterizzato dalla dualità. Tra gli alberi aggraziati e delicati a sinistra, vediamo la villa, mentre a destra, in un lussureggiante boschetto, vediamo un pastore suonare le cornamuse. Tuttavia l’effetto è completamente unificato.
La presenza stessa di muse belle e mature fornisce ispirazione; l’armonia del paesaggio e dei numeri, dei colori e delle forme dichiara una stretta relazione tra uomo e natura, poesia e musica.