Questo grande dipinto a cavalletto era l’immagine centrale dell’altare di San.. Crescentia Cattedrale di Siena. Il completamento a tripla lancetta, simile a un trittico in forma, come se ripete le tre navate del Duomo di Siena, separate da file di colonne, al di sopra del centro del quale sorge una cupola poligonale.
La solennità e la maestosità della basilica rafforzano le divisioni di marmo colorate e le decorazioni sulla facciata, nonché sull’arco del presbiterio, sull’altare o sul pavimento a mosaico in primo piano, dove gli attori affrontano la scena.
A differenza dei precedenti sviluppi di questa scena, quando è stata rappresentata la circoncisione, il sacrificio di Maria, la dedizione del bambino o la canzone riconoscente di Maria, Ambrogio mette in evidenza l’anziano profetizzato Simeone commosso con il bambino in braccio.
La profezia sembra riempire di profondo dolore la madre del bambino, raffigurata a sinistra. Tra di loro, spinto sullo sfondo, il sommo sacerdote si trova in abiti da cerimonia cerimoniali della chiesa, nella sua mano destra tiene una coppia di piccioni, prescritta dalla legge di Mosè, che Giuseppe portò, e nella mano sinistra un coltello sacrificale. L’immagine di Mosè si trova due volte nella foto: sul frontone e sulla facciata sotto forma di una piccola scultura. Di fronte a quest’ultima, è raffigurata la stessa scultura di Giosuè, che ricorda un ritratto scultoreo romano, come la figura di Malachia sul frontone.
Questa immagine è un capolavoro dell’arte matura di Ambrogio.
L’artista mostra a fondo il profondo spazio del tempio a tre navate in una coraggiosa riduzione, con un’applicazione coerente, quasi perfetta, della prospettiva centrale. Ambrogio raffigura uno spazio interno spazioso e arioso, la cui plausibilità è rinforzata da monoliti di plastica chiusi di figure disposte tra le colonne. Aspetto espressivo e gesti avari, pesanti pieghe cadenti di vestiti e una composizione geometrica costruita su toni accesi e scarlatti: tutto ciò crea una drammatica tensione della scena.
L’interno gotico del tempio è in armonia con l’antica decorazione della facciata, con geni alati e una ghirlanda di frutti sostenuta da leoni, e con la figura di Giosuè, simile alla statua del dio Marte, così come l’espressività gotica dei personaggi nella foto combinata con le forme classiche delle figure. L’esposizione simultanea dell’architettura dall’interno e dall’esterno è un omaggio alla tradizione artistica dei secoli precedenti.