Rinuncia all’apostolo Pietro – Rembrandt Harmens Van Rhine

Rinuncia allapostolo Pietro   Rembrandt Harmens Van Rhine

Dipinto del pittore olandese Rembrandt van Rijn “Rinuncia all’apostolo Pietro”. La dimensione del dipinto è di 154 x 169 cm, olio su tela. L’uomo affronta una scelta.

Una persona che non fa fronte e che è ancora chiamata ad andare per la propria strada, per adempiere al proprio compito. L’uomo è in contrasto con se stesso, in contraddizione, un contemporaneo di Rembrandt; la dialettica creativa dell’artista ancora e ancora lo pone davanti alle prove della vita, in modo critico e con partecipazione.

L’immagine di Rembrandt segue chiaramente il testo dell’apostolo Luca, solo che c’è la straordinaria frase, che è stata figurativamente trasformata dalla psicologia di Rembrandt: “Allora il Signore, girandosi, guardò Pietro…”. “Come un potente blocco, coperto da ampi piani di un mantello di lana, la figura in sovrappeso di Peter si alza. Il viso forte dell’apostolo è saldamente e pesantemente incorniciato da una fronte aperta, un naso nobile dritto, una barba larga e grandi occhi gentili.

Come statua intesa per l’eternità, la sua figura cresce in mezzo a una folla di persone maleducate e crudeli: ancelle e guardie… Una guardia del gruppo di facciata, scritta anche per quel tempo con volume straordinario, minaccia di distruggere l’intera composizione. Più acutamente che nell’espressione del volto di Peter, Peter cerca di rimanere fedele in questa composizione squilibrata.

Le figure rozze e volgari di questo gruppo, che formano il quadro di genere, per il peso dei loro corpi e per l’esistenza ordinaria sopprimono l’apostolo, non capendo la sua dignità e grandezza. Il guerriero crudele, seduto sul bordo del pozzo, mise la sua spada corta sul bordo, mise il suo bellissimo elmetto splendidamente scritto sul ginocchio e si preparava a bere un forte sorso dal pallone. La cameriera, sentendosi circondata con confidenza dai suoi amici armati, brilla l’apostolo sfacciatamente in faccia, mettendogli goffamente la mano con le candele sulla spalla, e l’altro, come riflettore, dirige la luce sul volto nobile.

Aveva già pronunciato le parole: “E questo era con lui”. Il bevitore rimuove il pallone, i suoi occhi si scuriscono, la guardia dietro di lui ascolta, preparandosi ad afferrare il sospettoso.

Un momento mostruosamente teso! Peter rinuncia al suo insegnante. Il suo sguardo è così innocente che nessuno dubita di lui, ma non si alza in piedi. Cerca di andarsene, schiva.

Il movimento di entrambe le mani lo tradisce… Peter non arrossisce nemmeno, o meglio, Rembrandt, con una strana luce rossa fioca che riempie l’intera immagine, fa sì che nessuno se ne accorga, anche lo spettatore che guarda l’immagine. “

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