Rinuncia a San Pietro – Valentin de Boulogne

Rinuncia a San Pietro   Valentin de Boulogne

A cavallo tra il XVI e il XVII secolo, la direzione del caravagismo in Italia sviluppò una grande influenza sullo sviluppo di tutte le principali scuole d’arte europee, in particolare quella francese. Valentin de Boulogne – Seguace francese del fondatore del realismo europeo nella pittura Michelangelo da Caravaggio, visse e lavorò in Italia. Il suo grande dipinto “L’abdicazione di San Pietro” è scritto in una storia del Vangelo.

Secondo la predizione di Cristo, il suo discepolo, l’apostolo Pietro, tre volte negò l’insegnante dopo che Cristo fu preso in custodia.

Questo tragico momento di debolezza umana è rappresentato dall’artista come un episodio della sua vita contemporanea. Nel crepuscolo della taverna si attira l’attenzione sulla figura di un vecchio con la faccia rugosa di un semplice contadino, che nega eloquentemente l’accusa.

Una giovane donna indica la sua guardia come se fosse un compagno di Cristo. I soldati con armature di metallo non prestano attenzione a ciò che sta accadendo, sono impegnati a giocare a dadi. Il giovane, seduto con le spalle allo spettatore, indossa una canotta di seta rossa, con un berretto di velluto nero con una piuma in testa – questo è un personaggio tipico del genere dipinto di Caravaggio.

Il raggio di luce direzionale enfatizza l’espressività delle espressioni e dei gesti facciali, enfatizza le qualità materialmente tangibili, a volte secondarie alla trama, ma importanti per il senso figurativo del quadro di oggetti e costumi quotidiani. Il formato allargato del dipinto, peculiare della “grande maniera” dei maestri italiani, così come la “illuminazione della cantina” caravaggiana accentuano la tensione drammatica di questa scena.

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