Ritratto di Louis Francois Bertin – Jean Auguste Dominique Ingres

Ritratto di Louis Francois Bertin   Jean Auguste Dominique Ingres

Louis Francois Bertin pubblicò il famoso quotidiano “Deba”. I visitatori del Salon del 1833, che videro qui esposto il ritratto di Bertin, rimasero scioccati dal suo realismo. Dissero che in questo lavoro il maestro decise di “obbedire completamente e seguire la natura”. La figlia di Berten notò con dispiacere che nel ritratto suo padre sembrava un “grasso contadino”.

Ma il rumore emerso attorno all’opera era per molti aspetti superficiale e le stime non differivano in profondità. In effetti, la forza dell’impatto di quest’opera, senza dubbio, è stata determinata dall’eccellente possesso della forma.

Sotto l’apparente realismo c’era un’abile imitazione. Il ruolo decisivo qui è stato svolto dall’unica posizione corretta in cui l’editore è stato catturato. Non le è stato dato Ingru per molto tempo, ma lo stesso Berten l’ha trovata.

Se credi a uno degli studenti dell’artista, durante la prossima sessione Ingre “cattura” questa posa casuale, dopo la quale esclamò gioiosamente: “Domani il tuo ritratto sarà pronto!” L’immagine era un simbolo della prossima era, il cui personaggio principale era il borghese liberale.

La fiducia in se stessi del signor Bertin e una certa aggressività di tutta la sua immagine – unita alla monumentalità della figura – hanno successivamente suscitato una certa caratteristica di questo lavoro dato da Edouard Manet. La chiamava “ritratto di un Buddha borghese”.

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