Vergine in un velo blu – Jean Auguste Dominique Ingres

Vergine in un velo blu   Jean Auguste Dominique Ingres

Abiti di contenuto religioso che Ingres ha scritto per tutta la vita. La pittura religiosa conobbe un periodo di declino negli anni della Rivoluzione e delle guerre napoleoniche, ma nell’epoca del restauro fu di nuovo molto richiesta. Ciò si riflette nel destino creativo di Ingres. Scritto da: l’artista nel 1824, il dipinto dell’altare “Il voto di Luigi XIII” ricevette la più ampia risonanza, e furono proprio le valutazioni entusiastiche a prevalere in questo coro.

L’opera religiosa di Engra testimonia la potente influenza di Raffaello.

Questa influenza è particolarmente evidente nell’immagine della Vergine con Bambino, creata da Angry per la cattedrale nella sua città natale di Montauban. Le Madonne di Raffaello sono servite come punto di partenza quando hanno lavorato alla tela “La Vergine Maria in un velo blu”, ma qui l’eco rinascimentale è molto distorta – questo riguarda l’espressione troppo “terrena” del volto di Maria e delle sue mani orribilmente piegate.

Inoltre, alcuni dettagli indicano che in questo caso non era privo dell’uso delle tecniche maneriste tipiche. In generale, nella pittura religiosa di Engra c’è un conflitto tra l’installazione religiosa iniziale e il crescente interesse dell’artista per le realtà terrene. Non riesce sempre a risolvere questo conflitto in modo soddisfacente.

Un esempio di tale fallimento è il dipinto Il martirio di San Simfori, 1834, con la sua composizione chiaramente sovraccarica di figure accademiche e la completa assenza di azione drammatica.

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