Portare la croce – Simone Martini

Portare la croce   Simone Martini

Quando Clemente V, eletto papa nel 1305, trasferì la residenza papale da Roma ad Avignone, gli artisti lo seguirono. Simone Martini – forse il più grande pittore della nuova corte papale di Avignone – fu un faro dal quale, diretto o riflesso, si diffuse molto lontano.

In “Portare la croce”, nel trasferimento della processione, uscendo dalla città ed entrando nella sinistra strada del Calvario, Simone seguì le tecniche di rappresentazione di scene a più figure sviluppate dal suo mentore, il maestro senese Duccio. Attraverso l’opera di Simone, l’influenza della pittura senese si diffuse nella rigorosa pittura gotica del Nord e ebbe un impatto duraturo in Francia. Scendendo lungo la strada di Gerusalemme, la folla fatica a organizzarsi nella sua direzione verso il Calvario.

Un forte accento cromatico evidenziava la figura di Maria Maddalena sconvolta dal dolore. Le sue mani sono sollevate appena sopra la croce, che stabilisce la direzione della processione rituale. I maestri senesi avevano una vivace sensazione della massa umana, della sua forza e del suo carattere.

Qui tutti – che sia un sostenitore o un malvagio persecutore di Cristo – opprimono il resto con uguale forza. E la città dietro l’anello di mura rosa appartiene alle viste architettoniche più notevoli tra le opere della scuola di Siena.

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