Dipinto di Tiziano Vecellio “Venere con uno specchio”. La dimensione del dipinto è 124 x 105 cm, olio su tela. Venere, nella mitologia romana, dea dei giardini, bellezza e amore.
Nell’antica letteratura romana, il nome di Venere veniva spesso usato come sinonimo di frutta. Alcuni studiosi hanno tradotto il nome della dea come “la misericordia degli dei”.
Dopo la diffusa tradizione di Enea, Venere, venerata in alcune città italiane come Frutide, fu identificata con la madre di Enea Afrodite. Ora è diventata non solo la dea della bellezza e dell’amore, ma anche la patrona dei discendenti di Enea e di tutti i romani. La diffusione del culto di Venere a Roma fu fortemente influenzata dalla chiesa siciliana costruita in suo onore.
L’apoteosi della popolarità del culto di Venere raggiunse nel I secolo a. C. Oe, quando il famoso senatore Silla iniziò a contare sul suo patrocinio, credendo che la dea gli portasse felicità, e Guy Pompeo, che costruì il tempio e lo dedicò alla vittoriosa Venere. Guy Julius Caesar onorò particolarmente questa dea, considerando suo figlio Enea, l’antenato del clan Giulio. Venus fu insignito di epiteti graziosi, purificatori, ritagliati, in memoria delle coraggiose donne romane che, durante la guerra con i Galli, si tagliarono i capelli per tesservi le corde.
Nelle opere letterarie Venere appariva come la dea dell’amore e della passione.
In onore di Venere fu nominato uno dei pianeti del sistema solare. “Venere con uno specchio” è una delle migliori opere dell’artista italiano: Tiziano Vecellio crea una galleria di splendidi dipinti che esaltano la sensualità e il fascino della bellezza femminile. I suoi colori caldi e avvolgenti con vampate di calore riservate di rosso, oro, blu freddo – un sogno piuttosto poetico, affascinante ed emozionante canzone da favola sulla bellezza e la felicità. La Venere di Tiziano, in quanto personificazione della femminilità, della fertilità, della maternità, è bella con la bellezza matura di una donna terrestre.