Negli anni ’10, la natura morta divenne una nuova area degli hobby di Korovin. Naturalmente, l’attrazione per la natura morta, che ha catturato l’arte degli anni ’10, non è passata dall’artista. Tuttavia, nelle nature morte è fedele all ‘”impressionismo decorativo”, che è particolarmente evidente nelle due opere del 1912 relative alle luci di Parigi.
Queste sono rose e violette e Still Life.
Il maestro raffigura mazzi di fiori vicino alla finestra, dietro i quali sono visibili le luci della notte Parigi. I loro riflessi tremolano su un vassoio d’argento, su piatti dorati, in piedi accanto a fiori. Attraverso questi riflessi, il pittore unisce i soggetti della natura morta con il grande mondo, come se ci dicesse che ne fanno parte, raccogliendo, come a fuoco, tutto il più bello e poetico della vita che ci circonda.
Come la quintessenza di tutta la bellezza della realtà, vengono percepite rose rosso scuro, la cui profondità del colore è enfatizzata dal contrasto con il luccichio metallico dell’argento e degli oggetti dorati. Il freddo del metallo ti consente di sentire ancora più profondamente il vivido respiro di fiori scritto con quella sensuale pienezza che cattura lo spettatore nei migliori dipinti di Korovin.
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