Il dipinto di Valentin Alexandrovich Serov “Ragazza con pesche”, scritto nel 1887, è una delle sue prime opere importanti.
L’immagine mostra un favorito comune degli artisti che erano in visita in quel momento ad Abramtsevo, Vera Mamontov, figlia di Savva Mamontov. Guardando la foto, vediamo una ragazza molto vivace e abbronzata. Ha grandi occhi scuri, in cui ha illuminato una specie di luce. Tutta inondata di luce che esplode dalla finestra, fissa lo spettatore.
Questa luce solare insolitamente corroborante satura l’intero spazio di una stanza grande e luminosa.
Gioca con riflessi multicolori sul muro e sul piatto appeso al molo, sul retro delle sedie e sul tavolo vicino alla finestra. Il candelabro nascosto sul tavolo e visibile a destra riflette anche questa luce gioiosa. Il coltello d’argento, che giace sul tavolo, brilla brillantemente sullo sfondo di una tovaglia bianca come la neve.
Senza indugiare sugli oggetti circostanti, la luce scivola sul viso della ragazza e sulla sua camicetta rosa dà vita a un gioco di riflessi lilla e blu.
La faccia scura della ragazza è messa in risalto dal tono complessivamente bluastro dell’immagine. Questo, a prima vista, il tono freddo è ammorbidito dai toni caldi delle pesche e delle foglie che giacciono sul tavolo ed è completato dal tono maggiore sonoro dell’arco rosso sul petto.
Guardando la ragazza, la cui intera postura esprime impazienza repressa, sembra che si sia appena seduta al tavolo per un minuto. Le sue narici sono leggermente gonfie, come se non riuscisse a riprendere fiato da una corsa veloce, e i suoi occhi castani ci guardano interrogativi, come se stesse tramando un altro trucco. Nonostante il fatto che le sue labbra siano seriamente compresse, hanno un abisso di astuzia infantile.
Quando guardi l’immagine, senti come soffia dalla sua freschezza, giovinezza e allo stesso tempo una sorta di nobiltà. L’arredamento della stanza nella foto è così accogliente che crea un senso di sicurezza dalle miserie del mondo esterno. Pertanto, non sorprende che il dipinto “La ragazza con le pesche” colpì Mosca a quel tempo e divenne una delle perle del ritratto russo.