L’immagine è stata donata alla Galleria Tretyakov dalla vedova della dott. ssa Nikolai Gabrilovich, Larisa Gabrilovich-Maslova. E Nikolai Gabrilovich, il famoso omeopata di San Pietroburgo stesso, lo ereditò da suo padre, anch’egli omeopata, Evgenij Gabrilovich.
Il modo in cui l’immagine è arrivata a Evgeny Gabrilovich e in quali circostanze Beideman ha scritto non è stata conosciuta in modo affidabile. Questa immagine è abbastanza famosa tra gli omeopati e le sue copie sono esposte in diversi europei.
Nel dipinto “L’omeopatia guardando gli orrori dell’allopatia”, il dialogo-confronto di due direzioni terapeutiche, l’allopatia con terribili “strumenti” chirurgici e l’omeopatia saggiamente saggia, è già attuale nella metà del XIX secolo.
Al centro della foto è Aesculap, agitando indignato la sua mano. Dietro di lui c’è il triste Hahnemann. Agitarsi, segare la gamba del paziente e versarvi dentro ogni sorta di immondizia, allopatici, nel cui aspetto si riconoscono i famosi professori dell’epoca.
Scheletro sulla porta – Morte, in attesa che gli allopatici finiscano il loro lavoro.