Magia – Konstantin Somov

Magia   Konstantin Somov

L’eroina di “Magia” si spegne deliberatamente: stanca, languida, brutta, con la pelle verdastra e gli occhi stranamente misteriosamente tremolanti, vestita con una vecchia lussureggiante crinolina, sembra un fantasma rianimato. Nelle sue mani ha uno specchio in cui i corpi umani si intrecciano nella fiamma. Ostranen e paesaggio.

Nell’infinito, le file di vasche con piante, il fiume, sulla riva del quale i signori e le donne si scaldano accanto al fuoco, vanno.

La composizione è racchiusa in una cornice di ghirlande rosa, che appiattisce lo spazio, rende l’immagine più decorativa e accattivante. Il significato del tema “fatale” scompare, il lavoro assume la somiglianza con la vignetta. La trama di molte retrospettive di Somov diventa una donna, simile all’eroina di “Magia”, con la stessa strana faccia brutta.

È sempre civettuola, languidamente o nervosamente esaltata, spesso posa su una sedia antica, gioca con un fan, lega una sciarpa, accarezza il suo amato cane, legge una lettera d’amore, concede un sensuale sonnellino. Molti di questi presunti antichi ritratti di miniature sono realizzati con matita, pennello e penna, evidenziati con acquerello; altri sono realizzati con la tecnica della gouache, la tempera.

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