Ritratto di A. P. Ostroumova – Konstantin Somov

Ritratto di A. P. Ostroumova   Konstantin Somov

L’anno seguente, nel 1901, Somov eseguì un altro “ritratto dell’epoca”: un’incisore e artista Anna Petrovna Ostroumova, che era già un membro del “World of Art”, spesso comunicava con Somov a San Pietroburgo e Parigi, che lasciava ricordi interessanti. Nelle Note autobiografiche, descrive in dettaglio la sua amicizia con Somov, il suo stile di vita, i suoi gusti e l’amore per la musica, in particolare Mozart, di cui ha spesso suonato le opere.

A proposito di come l’artista ha lavorato al suo ritratto, riferisce: “Nell’inverno del 1900-1901, Konstantin Andreevich Somov decise di dipingere il mio ritratto. Mi scrisse per molto tempo: 73 sessioni, che a volte duravano quattro ore. Ho visto il processo con interesse le sue opere.

In primo luogo, sulla tela, per otto sessioni, Somov ha fatto un disegno, coprendolo con acquerelli e ottenendo somiglianze.

Successivamente, ha proceduto alla pittura ad olio, la cui vernice è stata pesantemente diluita con una sorta di liquidi. Cominciò a dipingere il suo viso in piccole sezioni, finendole immediatamente: questa capacità di seguire per tre mesi, senza deviare, il compito che si era inizialmente prefissato quando aveva concepito questo ritratto, mi colpì. E il viso è cambiato, e l’espressione su di esso. L’illuminazione è avvenuta oggi in modo diverso rispetto a ieri, nulla ha confuso il compito principale iniziale.

Non ha perso la sensazione artistica con cui il ritratto è iniziato tanto tempo fa.

Il suo temperamento artistico è stato eccezionale, che gli ha dato una tale carica, un tale slancio, in modo che nel corso del lavoro a lungo termine in modo così completo e in concerto, sulla linea prevista, scrivere un ritratto. – somovski “figura sognante e triste”. Proprio come nel ritratto del 1896, Somov ha presentato la viva ed energica Anna Karlovna Benoit al sognatore e alla malinconia, e nel ritratto di A. P.

Spiritoso, non mostrò una risata allegra, ma un contemporaneo intellettuale egoista, riflessivo. Tale era il suo compito intuitivo: riflettere l’epoca nelle immagini femminili, creare un ritratto caratteristico del tempo, secondo la sua percezione. La gamma di colori è profonda, scura, che va dal blu scuro al lilla e al rosa.

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