Sorridendo educatamente e amabilmente, questa Madonna è completamente diversa da quelle scritte da Raffaello nel suo periodo fiorentino. Il grazioso movimento dei personaggi all’interno della cornice rotonda dona armonia al prodotto, e la delicatezza del mantello e i colori cangianti mostrano chiaramente l’influenza della pittura veneziana.
“Oh, amore… Sei la madre della gioia, la madre del mondo!” Esclama Rafael. “Cancella i nostri occhi con i raggi per vedere l’invisibile…” Vide l’invisibile negli occhi scuri pensierosi della sua Fornarina. È stato premiato dall’artista Madonne e Santi. Fornarinu apprendiamo nella “Madonna Sistina” – altare obra, chiamato per il monastero per il quale è stato scritto.
Raffaello fu chiamato il maestro delle Madonne. Le sue immagini di Madonne sono canzoni di canzoni per la maternità; madri terrene, gentili e felici piene di naturale solennità e significato edificante. Sappiamo che trasse una delle Madonne da una contadina incontrata per strada; un altro – con la sua amata. Le Madonne fiorentine di Raffaello sono giovani madri belle, belle, toccanti e affascinanti.
Le Madonne, da lui create a Roma, cioè nel periodo di piena maturità artistica, acquisiscono altre caratteristiche.
Queste sono già amanti, dee della bontà e della bellezza, dominatrici della loro femminilità, nobilitare il mondo, ammorbidire i cuori umani e promettere al mondo l’armonia spiritualizzata che esprimono.