La gente non lo sa – Max Ernst

La gente non lo sa   Max Ernst

Ernst ha creato questa immagine, che potrebbe anche servire come illustrazione delle opere di Freud, all’inizio del suo percorso surreale. È troppo saturata di immagini sessuali e immerge lo spettatore nell’atmosfera di un sogno erotico – un vago e un po ‘inquietante. Sogni nella realtà Le opere di Ernst possono essere definite “le più surreali” tra le opere di altri rappresentanti di questa tendenza.

Ernst per primo ha cercato di dare alle immagini nate dalle profondità oscure del guscio visibile e subconscio umano. I suoi dipinti del primo periodo sembrano spaventosi, allarmanti e talvolta francamente terribili. E, peggio ancora, a volte sembrano molto più reali della realtà stessa.

Immergendosi nel simbolismo di Ernst, avvolto in oscuri e dolorosi presagi, lo spettatore cessa di capire dove si trova la realtà e dove si trova l’allucinazione. Nel tardo periodo della creatività, l’artista ha smesso di “spaventare” i suoi ammiratori. I quadri luminosi e quasi romantici degli anni ’50 non sono più sogni orribili, frutti del subconscio, ma sogni, fantasie create dalla ricca immaginazione.

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