Sandro Botticelli ha lavorato durante il passaggio dal Quattrocento all’Alto Rinascimento, ma nella sua arte c’è poca gioia per il primo e l’imponenza mozzafiato del secondo. L’artista ha tutto ciò che è speciale: figure e volti, linee e forme, anche la legge della larghezza del mondo ha le sue: i suoi personaggi si muovono sempre leggermente al di sopra del suolo.
In questa immagine di piccole dimensioni, Gabriel, che appare a Mary, sta ancora volando, che può essere visto non solo dalle sue ali tremanti e dal suo treno bianco, che si gonfia dietro la schiena, ma anche dall’aria che riempie i vestiti dell’arcangelo. E Mary, sebbene si piegasse su un ginocchio, come se fosse su un cuscino d’aria che la porta al messaggero.
Questo volo reciproco sospende visivamente solo un colonnato con drappi luminosi che separa i personaggi. Il movimento è sentito nell’abbigliamento angelico, le cui pieghe giacciono in onde fantasiose, e nella cortina bianca che scorre alle colonne, ma è in qualche modo limitato dalla rigorosa architettura degli interni.
I colori dell’artista sono profondi, ma anche ariosi. Nel mantello di Maria – il ricco blu dei cieli e dei mari. Il senso del colore di Botticelli era così sottile che nell’immagine ci sono molte sfumature di bianco: il colore dell’abbigliamento angelico, le ali, i gigli, una colonna di marmo o un drappeggio è diverso.
E tutti i pittori dipingono – come se fossero lavati, nuovi, non ancora usati da nessuno. La mattina regna sempre nei suoi quadri.
Gli anni in cui Botticelli ha creato questa “Annunciazione”, “per le persone di talento sono stati davvero un periodo d’oro”, ha scritto Giorgio Vasari. Questo è il tempo di Lorenzo il Magnifico e la sua cerchia, in cui l’artista è entrato, dove erano impegnati nelle arti. Questo è il periodo di massimo splendore di Firenze.