Dipinto di Sandro Botticelli “L’Annunciazione di Chestello”. Dimensione del lavoro 150 x 156 cm, legno, tempera. Il dipinto è stato dipinto per la chiesa di Santa Maria Maddalena dei Pazzi nel monastero di Chestello.
La scena drammatica dell’Annunciazione è rappresentata nello spazio di linee rigorosamente geometriche: il pavimento è disegnato da motivi a rettangoli, il geometrismo secco è anche caratteristico della divisione del muro.
L’Arcangelo, che non aveva ancora fermato il suo volo rapido, si inginocchiò davanti a Maria. La linea immaginaria, che vibra nervosamente lungo il contorno delle figure, le unisce e conduce l’occhio dello spettatore. Dopo queste interruzioni, curve, dietro le linee dirette l’una verso l’altra, lo sguardo “legge” la storia.
I partecipanti all’azione sono estremamente agitati, le loro pose sono private della stabilità, come se fossero sotto l’influenza del vento mistico che ha fatto irruzione nello spazio. Il focus dell’espressività dell’artista nel dialogo delle mani dell’Arcangelo e della Beata Vergine Maria. Ha portato il messaggio divino, lei, timidamente allontanandosi, lo accetta con umiltà.
Le nuove atmosfere dell’artista Sandro Botticelli si manifestano nel rifiuto di abbellire l’aspetto della Madonna, in assenza di gioielli e ornamenti dorati, tipici della prima pittura di Botticelli. Sembra che ascolti le dichiarazioni di Savonarola sulla semplicità delle vesti dei santi, sul vero valore dello spirituale in contrapposizione alla bellezza fisica.