Himalaya Everest – Nicholas Roerich

Himalaya Everest   Nicholas Roerich

Il dipinto “Himalaya Everest” raffigura il punto più alto della Terra. La montagna ha il nome tibetano originale Chomolungma. Dal 1856, sulle mappe dell’Himalaya, questa vetta ha un nuovo nome – Everest – dopo il presidente del Comitato geodetico indiano dell’India, il generale australiano George Everest, che per primo misurò le montagne e scoprì che Jomolungma è la vetta più alta del mondo.

Tra le varie immagini della natura, N. K. Roerich ha assegnato un posto speciale alle montagne. Per lui, le montagne sono un simbolo di ascesa spirituale, di avvicinamento alla bellezza, verso il bene. Allo stesso tempo, le montagne sono una fonte di forza ed energia e la stessa ascesa fisica risveglia il coraggio, la resistenza e la pazienza in una persona.

Per trasferire i vasti spazi e piani delle montagne Roerich ricorse al metodo della prospettiva parallela. Questo metodo è caratterizzato dal fatto che i piani spaziali sono visti come dall’altezza dello “sguardo dell’infinito” e che i piani più distanti non sono praticamente di dimensioni ridotte, ma sono disposti in gradini che vanno al bordo superiore dell’immagine, riempiendo tutto il suo spazio.

Un’altra peculiarità nell’interpretazione delle montagne di N. K. Roerich è una chiara separazione delle facce di cristallo. Questa chiarezza di linee e contorni è talvolta di natura grafica ed è enfatizzata da ombre nitide o piani di colore di grandi dimensioni, e allo stesso tempo N. K. Roerich ha sempre rivelato la struttura ritmica delle montagne, l’alternanza di picchi e incavature.

Queste caratteristiche sono visibili nell’immagine “Himalaya Everest”, dove si distinguono quattro file ritmiche: montagne frastagliate in primo piano, una striscia di nuvole, una striscia di montagne blu con un ritmo più frazionario di picchi, una striscia di bianche montagne innevate che formano un complesso schema ritmico su un cielo verde pallido.

1 Star2 Stars3 Stars4 Stars5 Stars (2 votes, average: 3,00 out of 5)