Giove e Giunone – Annibale Carracci

Giove e Giunone   Annibale Carracci

Annibale Carracci non era solo uno dei maestri più talentuosi della storia dell’arte, ma anche uno dei più laboriosi. I suoi biografi ci dicono che non ha funzionato solo quando dormiva. Per tutto il resto del suo tempo ha dato la pittura.

Una vita piena di lavoro gioioso, ma duro, estenuante non potrebbe essere lunga.

Si ha l’impressione che l’artista si sia deliberatamente battuto, non si sia concesso un giorno o un minuto di tregua. Uno degli assistenti di Carracci, che ha lavorato con lui sugli affreschi della Galleria Farnese, ha ricordato che la sera il maestro “si è gonfiato le spalle, perché ha lavorato come un cavallo, come uno schiavo, uccidendosi”. E qual è stata la ricompensa per queste opere?

Commissione per piccoli clienti insignificante e offensiva. Era il motivo per cui cadere nello sconforto e abbandonare il pennello. La storia, tuttavia, ha messo tutto al suo posto: il potente cardinale Farnese è ora ricordato quasi esclusivamente in relazione al nome del grande artista Annibale Carracci.

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