“Rose – gelo”. Quanto è battuta questa rima poetica, e ancora senza di essa – da nessuna parte! Quante volte in secoli la rosa è stata glorificata, quanti poeti e artisti ne sono stati ispirati e molto probabilmente saranno di nuovo ispirati! E questo tema non sarà mai esaurito, proprio come il tema dell’amore stesso, l’incarnazione di cui la rosa serve. Certo, prima di tutto, una rosa rossa.
Fuoco, passione, bruciore creativo: sono già associazioni tradizionali che la rosa porta come un fiore.
Ma il pittore impressionista francese Edouard Manet ha scelto di dipingere, in primo luogo, solo due rose e, in secondo luogo, giallo e bianco. Quindi è allettante tentare di speculare a questo proposito sul simbolismo del colore: che cosa, dicono, il giallo è il colore dell’ansia e del dolore, il bianco – purezza e purezza. Può essere che l’artista li abbia riuniti per creare l’effetto di contrasto.
O forse possedeva un’idea completamente diversa: mostrare quanto fragile e indifesa possa essere questa bellezza quando si taglia uno stelo con una mano spietata, quando si lanciano fiori sul tavolo e si lascia senza salvare l’umidità.
Mane non si è battuto intenzionalmente per una rappresentazione letterale della realtà. In questo è un tipico impressionista. I fiori stessi sono rose e i loro petali sono disegnati come se tremassero nello spazio, il loro essere è traballante ed effimero.