Considerando uno dei fondatori dell’impressionismo, E. Manet non accettò finalmente i suoi atteggiamenti teorici.
Estate 1874, l’artista si trova ad Arzhantey – “la piccola capitale dell’impressionismo”. Lavorando al fianco di C. Monet e P.-O. Renoir, artigiani a cui piaceva lavorare all’aria aperta, Manet si diverte anche a creare un’immagine nell’aria, trasmettendo il fascino del momento in cui l’ambiente e le persone sono un tutto unico.
L’opera “In the Boat” si è rivelata leggera, festosa, in cui Manet si discosta dalle tradizioni della pittura spagnola, che presuppone la presenza di un colore scuro.
Rappresentando un uomo, Manet lo ha invitato a posare per suo cognato, Rudolf Leenhoff, anche lui artista. Chi ha assistito al ruolo di una donna non è certo, ma presumibilmente questa è la prima moglie di C. Monet, Camilla Donsier.
Al Salon di Parigi del 1879, l’opera fu acquisita da un collezionista francese, quindi dopo la rivendita, il quadro andò oltreoceano ed è ora nella collezione del Metropolitan Museum of Art di New York.