Nel creare l’immagine di Diana, la poesia dell’antico mito si fonde con il mondo poetico dell’artista. L’immagine dell’antica dea – l’opera preferita dello scultore – è piena di fascino. Diana è alimentata dal tenero splendore di giovinezza e bellezza, purezza e freschezza, percepita dallo scultore dalla natura vivente, senza passione per la sua attrattiva sensuale.
La posa di una dea arrabbiata, catturata da Acteon mentre fa il bagno, è naturale. L’eccitazione e la paura si esprimono nel suo movimento irrequieto. Shchedrin cerca di trasmettere i tratti individuali del modello, l’espressione specifica del suo stato mentale.
Diana – la figlia di Giove e Latona, era venerata come la dea della caccia, l’amante delle bestie.