Immagine del maestro dell’accademismo bolognese Guido Reni “Il pestaggio dei bambini”. La dimensione del dipinto è di 268 x 170 cm, olio su tela. Il pestaggio di Betlemme è un evento legato alla nascita di Gesù Cristo a Betlemme.
Questo è uno degli atti del sanguinoso dispotismo di Erode il Grande, che, occupando illegalmente il trono di Giuda, tremò dal pensiero che il trono da lui conquistato potesse passare da lui al vero re degli ebrei. Non poté fare a meno di essere colpito dalla notizia che alcuni nobili viaggiatori, i Magi, arrivarono a Gerusalemme dall’estremo oriente e chiesero dove fosse nato il re dei Giudei, a cui volessero adorare e portare doni.
Erode convocò immediatamente un consiglio di sommi sacerdoti e scribi per scoprire il luogo di nascita di un pericoloso rivale. Gli fu detta un’antica profezia secondo cui il luogo di nascita del Messia dovrebbe essere Betlemme. Per essere ancora più convinto del luogo in cui si trovava il Messia, Erode convocò i Magi per sé, li mandò a Betlemme chiedendo loro, trovando lì il Messia, di informarlo esattamente dove si trovava: “così che io possa andare ad adorarlo”, aggiunse il re.
I saggi, dalla più alta rivelazione, dopo aver appreso del piano di Erode, non tornarono da lui con la gradita notizia. Sapendo solo una cosa: che il futuro re dei giudei è ancora un bambino, Erode emanò un decreto per picchiare a Betlemme tutti i bambini maschi “dai due anni in su”. Non si sa nulla di come è stato eseguito questo pestaggio.
Secondo la leggenda, 14.000 bambini furono picchiati; la loro memoria è onorata dalla Chiesa ortodossa il 29 dicembre.
Questo pestaggio è abbastanza nello spirito di Erode, che non si è fermato nemmeno prima di uccidere i propri figli e ha commesso ogni sorta di atrocità. Sembra alquanto strano che Giuseppe Flavio, descrivendo in dettaglio il regno di Erode, non dica nulla sul picchiare i bambini a Betlemme; ma questo storico non era libero dall’adulazione, costringendolo a volte a indebolire o mettere a tacere gli atti più cupi della vita di Erode.
Un accenno al pestaggio dei bambini a Betlemme, alcuni ricercatori hanno scoperto a Macrobio, secondo il quale “l’imperatore Augusto, dopo essere stato informato che tra i ragazzi dai due anni in su, picchiato dagli ordini di Erode in Siria, anche suo figlio fu ucciso, disse:” è meglio essere il maiale di Erode che suo figlio “. La testimonianza è piuttosto tardiva, ma come vago promemoria del fatto storico non è privo di significato. Il pestaggio dei bambini a Betlemme è stato spesso oggetto di immagini iconografiche e artistiche, le cui prime tracce trovato su mosaici e miniature non prima V secolo.