Astarta siriana – Dante Rossetti

Astarta siriana   Dante Rossetti

“Syrian Astarte” – una dichiarazione di Rossetti innamorata di Jane Morris. Il dipinto divenne una dedica per lei – proprio come una volta “Beatrice benedetta” divenne una dedica a Elisabetta Siddal. È difficile dire esattamente ciò che l’artista aveva in mente, raffigurando la sua padrona nell’immagine di Astarte, perché i miti su di lei sono numerosi e radicati nelle profondità dei secoli.

Molto probabilmente, tuttavia, Rossetti aveva in mente il culto successivo della dea che la identificò con Afrodite. Esiste, ad esempio, il mito ellenizzato, secondo il quale Astarte, innamorato di Adone, scese dopo di lui nel regno dei morti dopo la sua morte. Ma, naturalmente, sono presenti nell ‘”Astarte siriana” e presenta accenni alla sua “immagine arcaistica”.

La sensazione oscura e dolorosa di chiusura, spazio angusto, questa immagine ricorda allo spettatore che nei tempi antichi, quando Astarta era la dea della fertilità e dell’amore sensuale e sfrenato, veniva sacrificata non solo i frutti del raccolto e degli animali, ma anche i bambini primogeniti.

1 Star2 Stars3 Stars4 Stars5 Stars (1 votes, average: 5,00 out of 5)