Il tempo di creare un’immagine si riferisce al periodo di dominio delle terre olandesi: Filippo II, re di Spagna. Peter Bruegel ha vissuto e lavorato nei Paesi Bassi spagnoli. Al momento della pittura l’artista era a Bruxelles dal 1563.
Durante questo periodo, la società olandese subì drammatici cambiamenti, che si espressero in insoddisfazione per il governo spagnolo, i conflitti religiosi tra cattolicesimo e movimento protestante.
Bruxelles, in cui visse e lavorò Peter Bruegel, diventa il centro dello sviluppo di movimenti e contromisure rivoluzionarie da parte della governatrice spagnola Margarita Parma, la cui residenza si trovava anche in questa città. Tutti questi eventi non potevano lasciare indifferenti l’artista e iniziò a scrivere il dipinto “L’Adorazione dei Magi”, ma nella sua interpretazione. L’immagine è stata accolta piuttosto freddamente dalla società cattolica, poiché è piena di ironia e contenuto anti-chiesa.
L’immagine si riferisce alla storia evangelica dei Magi, che venivano dall’Oriente per adorare il neonato Gesù ed esprimere il loro rispetto per i doni offerti. Nel suo lavoro, Peter Bruegel ha deciso di allontanarsi dall’immagine tradizionale e trasmettere la gioia del momento. Essendo influenzato dallo stile di Hieronymus Bosch, dipinge un quadro che non trasmette la gioia della nascita di un bambino e tutti i presenti, tra cui la Vergine Maria, sono nel dolore.
Insieme a Gesù, è la figura chiave della composizione, e sono i suoi abiti che l’artista ha dipinto in blu, che è freddo e progettato per trasmettere tristezza. Un uomo con una sciarpa verde sussurra qualcosa a Joseph, che si protese verso di lui e chiuse gli occhi, mostrando sul suo viso l’indifferenza per ciò che stava accadendo. All’ingresso del capannone e intorno a Maria con il bambino, Giuseppe, i Magi e il belshazzar dalla pelle scura, ci sono persone e soldati, sui cui volti l’artista mostrava ironia e gongolante.