Tibet. Himalaya – Nicholas Roerich

Tibet. Himalaya   Nicholas Roerich

Nell’opera di Nikolai Konstantinovich Roerich c’è un grande interesse del maestro verso rare comunità culturali uniche, insegnamenti religiosi, isole dello spirito tra il ventesimo secolo industriale. Il progresso, il fiorire delle civiltà crea un eccessivo urbanismo e senz’anima. C’era troppa tecnologia, vita, forme monotone e idee che Roerich amava le immagini di montagne e persone speciali che vivono nelle misteriose colline di questi mondi.

Il dipinto di Roerich “Tibet. Himalaya” è intriso della gioia di questi grandi luoghi e del mondo delle montagne. Opera scritta nel 1933 a tempera. Perché la tela è caratterizzata da colori prevalentemente freddi. Gran parte dello spazio dell’immagine è occupato dall’immagine delle montagne dell’Himalaya e dall’insediamento tibetano innevato, leggermente illuminato dai raggi del sole al tramonto.

Lo spazio del cielo è dichiarato solo in parte, ricordando l’elusivo, il colore perde la sua saturazione.

Il colore che si estende nel modello del cielo inizia a crescere gradualmente da un orizzonte molto luminoso a colori blu più saturi. Allo stesso tempo, l’artista evita i colori “graffianti” troppo luminosi, usando la tempera per creare un cielo morbido e leggermente nebbioso, dove solo uno molto alto può vedere e discernere il leggero respiro del vento. L’Himalaya rappresenta l’immagine dei giganti rocciosi, da cui emana la forza e la durezza della pietra, la luce e la trasparenza blu-bluastra delle grandi cime innevate.

L’immagine delle montagne è simile alla composizione decorativa e ornamentale di alcuni batik o arazzi luminosi. Alcune cime rocciose e nitide di sfumature bianche e bluastre si alternano esattamente a varianti caleidoscopiche, quando i colori si mescolano, formando meravigliose combinazioni coloristiche. La fitta struttura delle montagne circonda, come se ammettesse nel suo spazio di ghiaccio e neve, un rigido clima montano, un piccolo regno montuoso tibetano apparentemente assonnato. Tibet, la sua immagine pittoresca si trova proprio ai piedi, ricordando la forma del suo dispositivo una silhouette di montagna o una composizione piramidale con molti volti.

L’immagine degli edifici tibetani si è rivelata distinta, espressiva a causa dell’immagine di contrasto.

Il sole freddo-rossastro in un denso ruscello confina con gli edifici in cima allo “stato” tibetano innevato. L’immagine, immersa nella grande neve, il Tibet è un antico, nascosto all’ombra delle montagne e dei secoli, il mondo. Questo mondo è difficilmente distinguibile e sembra essere unito al mondo delle montagne stesse. La vita del Tibet è come l’eterna esistenza dell’Himalaya.

Questo mondo è senza fretta, contemplativo, sublimemente bello nella sua coraggiosa lotta per la fredda aria blu e brillante del santo mondo celeste, il mondo delle grandi montagne giuste.

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