“Tre grazie” – un dipinto di Raffaello, che raffigura Innocenza, Bellezza e Amore, mentre venivano presentati all’artista.
Tutte le ragazze sono molto giovani, tutte hanno il colore dei capelli simile, pulite per non sembrare pulite. Trattenersi a vicenda – poiché l’amore ideale è sempre bello e innocente, la bellezza ideale è sempre innocente e sa amare, l’innocenza ideale è sempre bella e provoca amore – si ergono contro un certo fiume, su un terreno solido, da cui si fanno strada solo cespugli stentati. Se guardi da vicino, puoi vedere le ossa di un animale – forse questo è un indizio che la perfezione uccide?
Nelle mani delle ragazze ci sono sfere d’oro ideali, che possono essere un suggerimento delle mele delle Esperidi, che Ercole stava producendo con la sua undicesima impresa. Successivamente, la ventosa Parigi decise a quale delle dee greche le consegnasse: Era, Afrodite o Atena. Ma nessuno di loro era degno dell’amore, dell’innocenza e della bellezza.
Sullo sfondo del paesaggio, le ragazze sembrano pulite come la neve, attirando lo sguardo. Nonostante il moderno standard di bellezza differisca dalle loro forme e, secondo l’opinione di una persona moderna, possano essere brutti, nessuno contesterà che i loro volti sono pieni di luce interiore, che producono un’impressione sorprendentemente toccante e piacevole e che la loro nudità non provoca condanna né disagio né imbarazzo. È naturale: perché indossare la perfezione e richiedere che segua gli standard umani?
Nel mezzo del grande “nulla”, tre ragazze dai lineamenti morbidi e lisci giocano con palline dorate e si sorridono dolcemente, incarnando immortale, eterno e cose cantate indipendentemente dall’età.
L’amore esalta. Bellezza: attira. L’innocenza pulisce l’anima e richiede la conformità interna – non può essere toccata con le mani sporche, perché allora gli Atlanti lasceranno cadere il cielo, che è stato tenuto per migliaia di anni, sulla terra.