Dipinto del pittore sivigliano Diego Velázquez “Ritratto di re di Spagna Filippo IV in armatura”. Dimensioni ritratto 58 x 45 cm, olio su tela. Filippo IV d’Asburgo, re di Spagna, Portogallo e Algarve dal 1621, figlio di Filippo III e Margherita d’Austria.
Durante il lungo dominio di Filippo IV, la Spagna rimase una potente potenza europea, sebbene la situazione economica del paese cadde in rovina, ma allo stesso tempo, l’era di Filippo IV fu il periodo di massimo splendore della cultura spagnola dell’Età dell’Oro. Ben educato, prudente e non privo di abilità, Philip, tuttavia, era molto pigro e più impegnato nella caccia, nelle feste e in altri divertimenti che negli affari del governo. Grande amante del teatro, a volte lo stesso Filippo IV si esibiva in spettacoli teatrali come attore.
Intenditore di pittura, il re apprezzò il genio di Diego Velázquez, che, diventando pittore di corte, immortalò il monarca nei suoi dipinti. Filippo IV fu uno dei mecenati più importanti della giornata, come testimonia, in particolare, il Palazzo Buen Retiro, eretto su suo ordine, circondato da magnifici parchi. Il re Filippo IV affidò gli affari dell’amministrazione statale al suo preferito conte-duca Olivares, un uomo assetato di potere, intelligente, ma allo stesso tempo vendicativo e avido.
La corte reale spagnola fu sepolta nel lusso, ma la gente comune era nella situazione più angosciata.
La burocrazia onnipotente paralizzò la vita economica e sociale del Paese e fiorirono appropriazione indebita e corruzione; il clero con i suoi privilegi, ricchezza, inerzia e ignoranza era nemico e frenava il progresso spirituale ed economico della Spagna. La monarchia un tempo potente sotto il re Filippo IV decadde rapidamente dall’interno e dall’esterno. Il re di Spagna Filippo IV si sposò due volte: prima con la principessa francese Isabella di Borbone e dopo la sua morte con sua nipote, la quindicenne Marianne d’Austria, che gli diede otto figli, tra cui l’erede, il futuro re Carlo II d’Asburgo.