Il leader del movimento russo d’avanguardia della fine del 1900 – l’inizio degli anni ’10, MF Larionov attribuiva grande importanza alla creatività dei bambini sincera, ingenua e, a prima vista, frivola, poiché proviene sempre direttamente dal profondo della coscienza del bambino.
Imitando l’ingenuo disegno infantile, l’artista ha cercato di creare opere altrettanto sincere e dirette. Guardando il mondo attraverso gli occhi di un bambino, Larionov ha scritto un ciclo di dipinti “Le stagioni”, in cui ogni stagione incarna l’immagine semplice di una figura femminile, e la successiva è seguita da una spiegazione scritta deliberatamente disordinata. Tuttavia, l’incarnazione del piano non era infantilmente profonda.
La primavera è circondata da goffi angeli alati, l’uccello di primavera porta un ramoscello con i suoi boccioli in fiore; accanto a destra, recintato da una striscia verticale, cresce l’albero stesso che può essere interpretato come l’albero della conoscenza biblico.
Nella parte destra del “registro” inferiore dell’immagine, sono raffigurati i profili maschile e femminile, su entrambi i lati di fronte all’Albero della Conoscenza – immagini del primitivo Adamo ed Eva, che apparentemente stanno vivendo il risveglio di sentimenti teneri, proprio come la natura stessa si risveglia e, forse, ha già assaggiato frutto proibito. Nello stesso spazio, proprio sotto, si indovina un’altra storia biblica: “L’espulsione dal paradiso”. Sul margine sinistro dello stesso registro inferiore segue una descrizione ingenua della primavera, presumibilmente fatta da un bambino: “La primavera è chiara, bella.
Con colori vivaci, con nuvole bianche”, in cui, tuttavia, si avverte una certa astuzia dell’artista. Dopotutto, non è un caso che nel sottotitolo del nome leggiamo “New Primitive” e finiamo mentalmente “… all’argomento eterno”.