Autoritratto (Soldier Cycle) – Mikhail Larionov

Autoritratto (Soldier Cycle)   Mikhail Larionov

Il vero primitivismo di Larionov inizia con i dipinti del Soldier’s Cycle, esposti per la prima volta sul Jack of Diamonds nel 1910. Anche qui sono chiaramente visibili una linea in scala reale e una linea di segni. Le opere di “Near the camp” e “Morning in the barracks” appartengono allo strato naturale.

Le tele “Smoking Soldier” e “The Soldier on Horseback” sono i rappresentanti più brillanti dello stile di segnaletica del primitivismo “puro” di Larion.

È interessante notare che in queste tele Larionov iniziò a rivolgersi direttamente allo spettatore con l’aiuto di numerose firme sulle sue tele. Quindi, per esempio, sopra l’immagine di una sciabola, ha scritto “una sciabola” e sopra un soldato con una fisarmonica, un “soldato”. In uno dei dipinti che pone queste firme sul recinto, sembrano disegnate con il gesso, in altri dipinti tali iscrizioni sono disegnate direttamente sulla superficie stessa della tela e sono destinate, come su stecche o insegne, direttamente al pubblico.

L’autoritratto Larionov, che ha presentato alla mostra “Jack of Diamonds”, è stato una specie di sfida per il pubblico Larionov. Lo stesso autore è apparso di fronte al pubblico vestito con la stessa “maschera stanca”, che indossava sugli altri suoi personaggi. Larionov non ha potuto resistere all’opportunità di “suonare sul palco delle sue tele”.

L’artista si è raffigurato nell’immagine di un soldato Gaer, un burlone e un gioviale. Lo spettatore vede una figura nella maglietta di un soldato con un collo nudo e un taglio di capelli in caserma.

L’estetica giocosa di Porter è forse il più distinto: un autoritratto è un appello provocatorio e grottesco alla folla del burlone, e non solo un volto semplice con un sorriso disarmante dai denti bianchi, ma anche l’iscrizione dell’autore fatta sulla spalla del soldato: “Ritratto di Larionov”.

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