Padiglione dei fiori sul pendio del Dangodzaka a Sendagi

Padiglione dei fiori sul pendio del Dangodzaka a Sendagi

Si ritiene che il nome Sandagi abbia origine dal commercio principale di contadini locali che raccoglievano legna da ardere nella foresta circostante, che era coperta di alberi di arenaria. Quindi furono portati a Edo per la vendita. Qui c’era il famoso pendio di Dangodzaka, dove da tempo vendevano dolci di dango, che dava il nome al pendio.

Hiroshige divide la composizione in due parti uguali usando le nuvole stilizzate “Genji”.

Nella parte superiore si trova Khanayasiki – un padiglione di fiori a tre piani. A volte lo chiamavano “Vicki Khan Yasaki” – “Padiglione dei fiori delle quattro stagioni dell’anno”. Offre una splendida vista sulla collina di Ueno e sul laghetto Sinobadzu no Ike. Nella parte inferiore del foglio, l’artista ha raffigurato uno stagno di loto e cittadini che ammirano il sakura in fiore. In letteratura c’è spesso l’opinione che l’artista mostrasse terreni diversi, oltre a stagioni diverse nella stessa incisione.

Nella parte superiore – autunno e nella parte inferiore – primavera. Quest’ultima ipotesi è più accettabile ed enfatizza il significato del nome del Padiglione dei Fiori, dove si possono ammirare in tutte e quattro le stagioni.

Le differenze di queste incisioni non sono così significative. Oltre alla luminosità complessiva migliorata dei colori, che è inerente alla versione tardiva, una piccola nuvola orizzontale scura viene introdotta nella composizione dell’incisione, dando all’incisione un aspetto più crepuscolare.

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